...in "vinaigrette" nulla ha particolarmente senso o ragione...

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nikon d60 - mm18-55 - iso 400



...intrattabile e non negoziabile...

l'opinione cieca della propria figura è restia ad ogni considerazione che ponga un punto di vista al di fuori del nostro stesso corpo. L'accettazione di un quadro di se, che non rispecchia la frontalità ed il riconoscimento immediato delle proprie caratteristiche, implica uno sforzo nell'osservarsi per come si è. E quanto più è il desiderio di conoscere cosa si ha alle spalle, tanto più il proprio "immagionario" deve ricorrere alle sue migliori rappresentazioni: del resto neanche la più estrema torsione del corpo può rivelare un miglior aspetto. E' possibile, a questo fine, creare diversi artifici come il riflettersi nelle superfici o l'osservare le forme altrui, con il triste risultato che l'uno sia solo l'ambigua impressione di se, e l'altro, troppo distante da se. Eppure la coscienza di queste visioni "falsate" ha il pregio di promuovere una più accurata ricerca nella geografia del corpo.

Forse invece è solo la parodia di un eterno Narciso che, troppo ardente nel guardare la sua immagine, cade distrattamente in un pensiero torbido.

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