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Nikon D60 - mm18-55 - iso 800
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Nikon D60 - mm18 - iso100
Ci si trova spesso a tendersi e contrarsi spontaneamente, abbandonati per volontà ad un'ora notturna, in un letto più piccolo delle proprie emozioni. Forse prendersi gioco del sonno è un piacere in fin dei conti, magari facendo uno sgarbo ad un sogno intimandogli che la realtà è ben altra cosa.
Il peso di un sogno, nella composizione camuffato da sfondo, sopraggiunge e si raccoglie in una mano e si posa in questa in modo che possa essere valutato. Ammetto che è difficile vedere un sogno che si materializza nelle proprie mani, ed è questo il modo in cui veniamo a nostra volta beffati ogni qualvolta stringiamo il pugno per appropiarci di un ideale che scopriamo essere soltanto frutto della stanchezza.
Ritorna il sonno, e penso a se sia il caso o meno di prenderlo in giro nuovamente...
b-twin

Nikon d60 - mm18-55 - iso100
entrambe ostinati nel mantenere la propria posizione e nel sostenere il peso delle proprie scelte.
Uno dei contrasti più accesi è proprio la linea dove poggiano i due soggetti, nonchè quello della loro stessa pelle: la pelle che i due mettono in gioco fuggendo al fragore assordante della polvere nera. L'atrocità degli ultimi eventi, invece, lascia un solo contrasto...quello dei respiri contati di gente comune al contatto col suolo.
E' il rantolo senza fiato di un animale meschino che, al guinzaglio o al giogo, strattona il suo padrone immobile.
b-side

...intrattabile e non negoziabile...
l'opinione cieca della propria figura è restia ad ogni considerazione che ponga un punto di vista al di fuori del nostro stesso corpo. L'accettazione di un quadro di se, che non rispecchia la frontalità ed il riconoscimento immediato delle proprie caratteristiche, implica uno sforzo nell'osservarsi per come si è. E quanto più è il desiderio di conoscere cosa si ha alle spalle, tanto più il proprio "immagionario" deve ricorrere alle sue migliori rappresentazioni: del resto neanche la più estrema torsione del corpo può rivelare un miglior aspetto. E' possibile, a questo fine, creare diversi artifici come il riflettersi nelle superfici o l'osservare le forme altrui, con il triste risultato che l'uno sia solo l'ambigua impressione di se, e l'altro, troppo distante da se. Eppure la coscienza di queste visioni "falsate" ha il pregio di promuovere una più accurata ricerca nella geografia del corpo.
Forse invece è solo la parodia di un eterno Narciso che, troppo ardente nel guardare la sua immagine, cade distrattamente in un pensiero torbido.
Re'leaf'

...ad esempio quei giorni quando le foglie...
e i raggi stanchi non trasmettevano più niente di niente, e la tua natura non voleva più sentire scuse. Derubata troppo presto di una linfa preziosa, ed ingorda di clorofilla, tessevi la tua astuta trama. E lui, come nulla fosse, guardava il tuo profilo sfumare di giorno in giorno: così affascinante, sempre più caldo, più infuocato. A volte, tant'era la tua passione, ti lasciavi cadere sfiorando ed eccitando il suo corpo dalla sommità fino a raccoglierti ai suoi piedi. La frequenza con cui tutto accadeva aumentava inesorabilmente, al punto che neppure il primo vento d'autunno e le sue prime pioggie avevano più di che spogliarti o cullarti. Le tue passioni erano già avvizzite. Ora il tuo aspetto cupo è circondato da una terra bruciata dal gelo e un ombra scura avvolge il tuo corpo marcio...
'B'zaar

...non è un'oggetto tirato a lucido, perfettamente riposto in uno scaffale o catalogato e gelosamente esposto ad orari convenzionali, custodito e impreziosito dal nome del suo collezionista. Quella è roba da musei.
La storia vera, forse non quella che conta, si posa ovunque e indistintamente come polvere sottile, si alimenta di se stessa, si trasforma lievemente. Per far parte di questa non c'è bisogno di compiere grossi sforzi, azioni memorabili, imprese irripetibili, basta una lieve pressione; ciò sarà sufficiente per lasciare un segno, assorbirne colore e consistenza. Tutto avverrà sulle punta delle tue dita, e con le stesse mi imporrai il silenzio lasciando sulle mie carni socchiuse un'impronta indelebile.
Pasiòn

e liberami da ogni modello che ci siede tutti di fronte all'apparenza, che impone di essere e credere a sua immagine e somiglianza, a muoversi ed agire senza ragion propria. E' mediocre. Pronto, scelto, deciso, ed allo stesso tempo piatto, scialbo ed arido è il percorso di chi ogni giorno dimentica la sua passione, la sua piccola ossessione. E' così tenue la brillantezza? Non arde e lamenta la rabbia? Non crea vittime questo sistema?
Dimmi come ti senti oggi, oggi che hai scelto, oggi che' guardandoti rifletti un'altra forma, e poi un'altra, e un'altra ancora. Dimmi, ti prego, se quello che porti addosso è rancore della tua scelta.
Che non sia mai vergogna la tua passione, che non sia mai tutto ciò.
Esteem

Nikon D60 - mm18-55 - ISO200
E' già ricordo un momento d'estasi, ed è questo stesso momento a mozzarmi il resprio e a stringere i miei punti lacrimali. Guardandola ora, getterei tutto al vento e precipitosamente rincorrerei il suo tempo solo per sussurrarle serenità, per convincerla ancora una a voltarsi al futuro così come rappresenta.
"Senza dover guardare la tua ombra, posa per me con la tua affascinante incertezza".
Horizon

Nikon D70 - mm18-80
Nella mia sfera, quella che non si limita alle sole parole, tutto risulta ora più chiaro. Non ho più alcun dubbio che guardare all'orizzonte è un'attività assolutamente astratta, un puro esercizio di fantasia. Il che non rende inutile impegnarsi per un avvenire, ma crea la condizione necessaria per non cadere vittima delle proprie convinzioni: spingersi oltre la soglia del "poi", che ho chiamato fantasia, non è equivalente al tirare a sè il proprio destino. Quest'ultimo, anche se può apparire altamente soggettivo, non appartiene a nessuno, ma allo stesso tempo è il risultato dello sforzo di tutti. Esercitare pressione sul futuro è un furto all'essere...
WWW (whole wilde wire)

Nikon D60 - mm18-55
devo l'idea di camminare con certezza sopra un filo, una linea, una connessione. Così percepisco la fortuna nella possibilità di raggiungere un qualsiasi punto, di rappresentare la mia volontà attraverso linee, di non vivere a tratti disperdendo energia; sono le trame di una connessione selvaggia, che disegnano una rete simile ad un "caos fermo", a rapire i miei occhi. Avverto invece una forte inquietudine di fronte ad un intreccio più fitto, come una tela, un foglio o una tinta unita, che contrariamente a ciò che manifesta, ossia un punto d'origine e libertà d'azione, rappresenta la massima costrizione e saturazione di uno spazio.
Sedere di fronte Penelope, nelle ore più tarde della notte, ed osservare come tutto cambia e si disfa ogni secondo, allontana l'idea mattutina di come tutto sia immobile e sempre uguale.
Hole'ind'earth

Nikon D60 - mm18-55- ISO 100
Lifeline

Nikon D70 - mm18-80
Il profumo di datteri e grappoli, per alcuni precoce per altri esperto, sfida l'olfatto ingannato dalla polvere e muove le mani di mille tra i banchi della merce. Al tatto ogni altro senso prende senso; ciò che si offusca e dimentica rapidamente, d'un tratto, torna appurato alla mente. Ma non sempre è certo, chiaro e deciso, il cenno di chi cerca e trova. Cos'è allora che guida una scelta?
Se è di una merce che si vuole trattare, l'esitazione non varrà mai il desiderio; ma se è invece per l'amore di una Fatima, l'esitazione non avrà mai fine.
Big Pit

Migliaia di persone riemerse da pozzi monocromi dall'aria rarefatta stringevano gli occhi al verde, d'un tratto e per sempre, così umido ed accecante.
Ora, calpestando terre ondulate e pagliericce, non mi accorgo come anche una leggera sorgente di luce possa restituire, più che ombre e luci, un respiro profondo e salvifico.
Scampoli

Nikon F-60 - mm28-80 - Hp5Ilford
...due scampoli sulla riva
si domandavano, guardandosi perennemente l'un l'altro, come fosse possibile annegare in tanta serenità.
Dicevano che in così ferma certezza fluttuare o prendere il largo sarebbe stato un rischio sostenibile, quasi piacevole.
E invece, perchè immobili, quello che sembrava in lontanaza illuminarsi ora intristiva proprio nei loro occhi. Roseo e poi grigio.